Homo Europeus

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Posts Tagged ‘margaret thatcher’

GE2010: ha perso Cameron, ha perso Clegg, e non ha vinto Brown

Posted by homoeuropeus su 8 Maggio 2010

Il bello del sistema elettorale inglese e’ che quando alla fine si contano i voti, c’e’ un risultato chiaro e, anche quando questo risultato non significa la maggioranza assoluta per un partito, e’ comunque inequivocabile chi ha vinto e chi ha perso in termini di seggi. I Conservatori di David Cameron hanno vinto (+97 seggi, piu’ di quelli vinti dalla Thatcher nel 1979, ma ovviamente il varco da colmare era troppo ampio) mentre i laburisti e i lib-dem hanno perso (-89 e – 5 seggi rispettivamente).

Detto questo c’e’ poi una valutazione politica da fare, sulla quale invece si possono registrare divergenze di opinioni.

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GE2010: «E’ la fine della premiership presidenziale»

Posted by homoeuropeus su 7 Maggio 2010

   

 

Nella notte tra il primo e il due maggio 1997, erano da poco passate le tre, John Major scese nella sala stampa del quartier generale conservatore e riconobbe la sconfitta del suo partito. Poi salì nel suo ufficio e telefonò a Tony Blair per congratularsi. Poche ore dopo Blair si insediava nell’ufficio del primo ministro a Downing Street, dove Major aveva avuto la cortesia di lasciare solo una bottiglia di champagne e un messaggio di auguri per chi si apprestava a fare «il più bel lavoro del mondo».

I camion dei traslochi ci avevano messo poche ore a portare via tutto, anche se da mesi ormai la vittoria di Blair era talmente scontata che Major aveva perfino dato autorizzazione che il leader dell’opposizione potesse avere le piantine del palazzo per poter organizzare al meglio il suo trasferimento.

«Le transazioni veloci sono una caratteristica del nostro sistema istituzionale – spiega George Jones, professore emerito alla London School of Economics e decano degli studi sui primi ministri inglesi – perché qualsiasi periodo di incertezza o di assenza di governo provocherebbe uno sbilanciamento nell’equilibrio dei poteri e forzerebbe la monarchia ad assumere le funzioni esecutive che le sono state sottratte fin dal Bill of Rights nel diciasettesimo secolo».

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GE 2010: E il Labour riscopre il popolo

Posted by homoeuropeus su 10 aprile 2010

Proseguo, con un altro articolo pubblicato su Europa di oggi, la serie GE2010 sulle elezioni politiche inglesi.

David Beckham, Gordon Brown e Wayne Rooney

La campagna elettorale inglese s’infiamma sulle questioni economiche, con scontri tra il governo laburista, che ha appena introdotto un aumento della National Insurance, i contributi obbligatori per la scurezza sociale, e l’opposizione conservatrice che promette un taglio delle tasse ma non riesce a specificare come intende fare fronte al previsto mancato introito.

Per dieci anni il principale successo del governo Blair era stato proprio la stabilità economica, con l’inflazione controllata e uno dei più alti tassi di occupazione in Europa. A tal punto il Labour sembrava imbattibile su questo fronte, che David Cameron, appena eletto leader dell’opposizione dichiarò che le questioni sociali e non l’economia erano ora il perno della nuova politica dei Tory.

Poi è venuta la crisi economica globale, il crollo del sistema finanziario internazionale, il fallimento delle banche: il clintoniano «it’s the economy, stupid»è tornato ad essere la chiave per vincere le elezioni.

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Palazzi, simboli, potere e l’idea di societa’ che ha Brunetta

Posted by homoeuropeus su 22 marzo 2010

Non mi occupo spesso di vicende veneziane su questo blog (anzi quasi per nulla) ma la proposta di Renato Brunetta di trasferire la sede del consiglio comunale della citta’ nelle sale del Palazzo Ducale mi ha ispirato alcune riflessioni che non hanno semplicemente un profilo locale e mi fa piacere condividerle qui, anche come mio piccolo contributo alla campagna elettorale veneziana.

La proposta lanciata da Brunetta fin dall’annuncio ufficiale della sua candidatura, ha un enorme significato, non solo di natura simbolica, ma anche di natura politica, perche’ rivela cose molto profonde sulla idea di societa’ che ha in mente il candidato del centrodestra.

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Il secolo breve di Michael Foot

Posted by homoeuropeus su 4 marzo 2010

Photo by Nils Jorgensen / Rex Features

Con la morte di Michael Foot si chiude un’epoca, quella della politica come passione pura. Non che adesso la passione non ci sia piu’, ma da sola non basta (almeno per fare politica ad un certo livello).

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Le lacrime di Berlusconi secondo il Times

Posted by homoeuropeus su 10 febbraio 2010

Prendendo spunto da quelle versate di fronte alle telecamere dall’ex spin doctor Alastair Campbell, il Times di ieri dedicava una pagina tra il serio e il faceto alle lacrime dei politici: c’erano quelle di Paddy Ashdown in visita ai campi profighi in Bosnia, quelle di Neil Kinnock quando Brown, appena eletto leader del Labour, pago’ tributo al suo coraggio e alla sua innovazione; non potevano mancare quelle di Bill Clinton alla notizia della morte di dieci cittadini americani a Nairobi, ne’ quelle di Margaret Thatcher che lascia definitivamente Downing Street (nella versione cartacea ci sono anche quelle di Obama, di Bush, di Cherie Blair e di alcuni altri).

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I 200 anni di Gladstone, gigante senza paragoni

Posted by homoeuropeus su 29 dicembre 2009

Il 29 dicembre 1809 nasceva a Liverpool William Ewart Gladstone, l’uomo che piu’ di ogni altro ha influenzato la cultura politica inglese: se la Gran Bretagna e’ oggi un modello della cultura liberale lo si deve a questo straordinario personaggio, che fu parlamentare per 63 anni, di cui quasi la meta’ come membro del governo (13 da Primo Ministro, piu’ di 10 da Cancelliere, e vari altri ministeri).

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Crisi, i blairiani attaccano Brown. E la tregua vacilla

Posted by homoeuropeus su 23 ottobre 2008

Pubblicato su Europa di oggi.

 

A sentire Gordon Brown, il governo inglese non ha alcuna responsabilità per la recente crisi finanziaria e la probabile recessione che la Gran Bretagna si trova ad affrontare. Anzi, a livello internazionale il premier si è preso pure il merito di avere individuato la soluzione più credibile, cui tutti si sono accodati. Ma questa opinione non sembra universalmente accettata, non tanto tra i Conservatori di Cameron e Osborne che, pur avendo rotto la tregua con il governo, non hanno ancora ricominciato ad attaccare Brown e Darling. Sta volta le accuse vengono dall’interno, da due autorevoli voci dell’entourage di Tony Blair primo ministro: Geoff Mulgan, direttore della policy unit dal ’97 al 2004 e Matthew Taylor, il principale strategic advisor dal 2003 al 2006.

 

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Ma non è Gordon l’avversario di David. È la crisi

Posted by homoeuropeus su 2 ottobre 2008

Pubblicato su Europa di oggi – da Birmingham.

Due settimane fa il programma della conferenza annuale dei Tory era quello di una grande festa, per celebrare il sicuro ritorno del partito al governo alle prossime elezioni. Ma quando la conferenza si è aperta, domenica, gli organizzatori sono stati costretti ad un repentino cambio di programma, poichè il calo nei sondagi e la situazione econonica internazionale non lasciavano certo spazio per trionfalismi, e richiedevano che il partito conservatore fosse capace di indicare una sua linea politica, non solo di speculare sulle sventure di un Partito laburista in un totale stato di crisi.

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Ma la City non perderà il suo sex appeal

Posted by homoeuropeus su 19 settembre 2008

Pubblicato su Europa di oggi.

In alcuni grattacieli di Canary Wharf le luci non vengono mai spente: quando, intorno alla mezzanotte, gli operatori finanziari che si occupano di monitorare i mercati americani escono dall’ufficio, i loro colleghi che si occupano di mercati asiatici cominciano un nuovo turno di lavoro. Anche durante le notti invernali è possibile vedere, attraverso la nebbia londinese, le sagome illuminate dei grattacieli che si affacciano su Canada Square, i tre edifici più alti di tutto il Regno Unito.

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