Homo Europeus

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La degenerazione della politica

Posted by homoeuropeus su 26 novembre 2008

Mi ero provato a chiedere nei giorni scorsi come sarebbe stato affrontato un caso Villari in Gran Bretagna: stavo per cominciare a scriverci un post, ma poi mi sono dovuto fermare perche, ho pensato che nel parlamento inglese queste cose non sarebbero mai potute succedere, perche’ qui, nonostante tutto, la politica e’ ancora una cosa seria, in cui le regole non scritte valgono tanto (se non piu’) delle regole scritte. Si tratta pur sempre del paese in cui una costituzione non scritta regola la vita democratica da piu’ di trecento anni.

Mentre la vicenda andava avanti, e io cominciavo sempre piu’ a disinteressarmene, scoppia il caso Latorre-Bocchino (appendice del precedente). Anche in questo caso ho provato a chiedermi che cosa sarebbe successo in Gran Bretagna, se l’onorevole Nicholas Tower, deputy whip alla House of Lords, durante una trasmissione televisiva, avesse passato un foglio con sugerimenti su come mettere in difficolta’ un deputato lib-dem al deputato conservatore Italo Mouthpiece (lo so che pensavate ad un’altra traduzione!).
Avevo cominciato a scrivere questa ricostruzione tradotta, ma ancora una volta mi sono dovuto fermare perche’ -mi sono detto- nonostante l’imbarbarimento generale, il livello di correttezza nei rapporti politici in questo paese non ha ancora raggiunto livelli cosi’ bassi. Si tratta pur sempre del paese in cui durante il Question Time ai ministri vengono rivolte le domande piu’ cattive ed imbarazzanti, ma sempre accompagnate dall’appellativo “my mostly honourable colleague” e nessuno si sognerebbe mai di spezzare questa tradizione, figurarsi aiutare un avversario a mettere in difficolta’ un altro collega!

Pensavo a tutto questo, ma poi ho letto sui giornali le parole che ieri il sindaco di Londra Boris Johnson ha rivolto al Primo Ministro Gordon Brown e alle sue ricette per affrontare la crisi economica: “E’ come un ubriaco che si e’ svegliato dopo la peggiore delle sbronze e che si allunga a prendere la bottiglia di whisky per alleviare il dolore” o ancora “e’ come una vecchia vedova dedita al bere che ha perso tutta l’argenteria di famiglia alla roulette e che decide di raddoppiare la posta giocandosi anche la casa”.

Ecco -ho pensato- si tratta pur sempre del paese che ha eletto un buffone a fare il sindaco della capitale: non illudiamoci, la degenerazione della politica e’ arrivata anche qui!

5 Risposte to “La degenerazione della politica”

  1. tauzero said

    La crudezza nel linguaggio politico (purché entro certi limiti) non è prerogativa solo italiana: restando al caso inglese neppure grandi politici del passato ne rimasero immuni. L’epiteto “half naked fakir” e altre espressioni durissime con le quali Churchill apostrofò il Mahatma Gandhi ne sono un esempio. Ma anche perifrasi più sottili ma non meno maligne, come l’appellativo “Might have been prime minister” riferito al ministro degli Esteri e premio Nobel per la pace Austen Chamberlain, non furono da meno. Figurarsi oggi.

    Purtroppo, la degenerazione politica di casa nostra non è solo fatta di linguaggio greve (e in questo la Lega ha la medaglia d’oro) ma soprattutto di comportamenti gaglioffeschi e ambigui. Agli inglesi credo piaccia molto definirli “bizantini”. E i bizantinismi dei Villari o dei Latorre (ma nel centrodestra non sono mancati né mancheranno esempi altrettantio luminosi)offendono – cosa gravissima – prima di tutto coloro che, in buona fede, li hanno votati.

    La degenerazione politica sarà arrivata anche oltre Manica ma temo, purtroppo, che in questa disciplina il titolo di campioni mondiali resti saldamente nelle nostre mani…

  2. Marco Tosi said

    Altro che bizantinismi, questi sono farabutti belli e buoni!

    E una delle cause della degenerazione della politica è che noi, il popolo degli elettori, abbiamo permesso che questi farabutti andassero avanti e facessero carriera.

    Se il PD cacciasse Villari (dal partito, non solo dal gruppo parlamentare) e Latorre, darebbe un chiaro segnale che le schifezze che hanno fatto non sono tollerate dal partito, ma se invece non lo fanno, allora spetta a noi mandare in chiaro segnale al partito che non ci piacciono né le schifezze dei Villari/Latorre, né la supina accettazione da parte del partito.

    C’è un solo modo: non votare più per loro alle prossime elezioni se li rimettono in lista!

  3. Io penso semplicemente che c’è una sola voce cui affidarsi…se non altro perchè dopo averle provate quasi tutte mi rimane solo questa: Idv.
    E’ l’unico partito che fa opposizione vera, è l’unico che dice le cose come stanno, avrà sicuramente le sue cazzate nel cassetto, ma pazienza, ormai in italia si vota il meno peggio…
    Che ne dite??

  4. ioTocco said

    Carissimo, passo a salutarti.
    Non abbandonerò del tutto, posterò articoli che ritengo interessanti o mie recensioni. Ma per me quello non è bloggare, ci metterò meno anima, ecco! Quella purtroppo dovrò darla al lavoro… e alla famiglia 🙂
    Ultimamente poi ero quasi sparito, era già accaduto.
    Continuerò a leggerti, comunque!
    Buon blog, buon tutto! 😉

  5. cmq pensate alla Francia dove poiché i pubblici ministeri non sono indipendenti (e questo qualcosa dovrebbe insegnare a noi italiani) è stato possibile fermare le indagini su Chirac… o dove Juppé viene interdetto dai pubblici uffici per finanziamento illecito ai partiti ma poi si modifica la legge per permettergli di candidarsi sindaco a Bordeaux.

    Oppure pensiamo alla Spagna dove contro Zapatero è stato detto di tutto…

    Diciamo che chi non ha argomenti, ricorre alle denigrazioni. E LaTorre non credo abbiamai avuto un argomento in vita sua…

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