Homo Europeus

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Quando il PD funziona…

Posted by homoeuropeus su 15 dicembre 2008

Tutti presi a commentare (o peggio ancora a partecipare!) le diatribe interne tra Veltronie D’Alema, e’ passato inosservato un fatto molto importante per il Partito Democratico.

Laura Garavini, giovane deputata eletta dagli italiani residenti nella circoscrizione Europa, e’ stata nominata capogruppo del PD in Commissione Antimafia. 

Si tratta di un riconoscimento importante per una deputata alla prima legislatura, basato su competenze e capacita’ a non su logiche di fedelta’ e appartenenza. Laura aveva animato la campagna “Mafia? Nein Danke!” e potra’ ora mettere la sua  esperienza a disposizione del partito e della lotta alla mafia: Laura sara’ sicuramente capace di fare crescere una nuova consapevolezza del fenomeno mafioso e delle sue multiple infiltrazioni a livello internazionale.

Si tratta inoltre di una precisa dimostrazione che il PD intende sfruttare le competenze degli italiani all’estero non solo per le tematiche di loro stretta competenza territoriale ed elettiva (consolati, corsi di lingua…) ma anche per l’enorme valore che le esperienze maturate all’estero possono avere per aiutare a rinnovare la politica italiana.

2 Risposte to “Quando il PD funziona…”

  1. Mi piace un blog dove si parla bene del partito democratico.
    Complimenti tornerò.
    Un caro saluto
    Marta D.

  2. danielanedelcu said

    Mi piace questa iniziativa “Mafia? Nein Danke!” , promossa da Laura Garavini, la mafia fa i soldi con i suoi mezzi criminali in Italia per poi investirli all’estero come qualsiasi imprenditore onesto. Si deve globalizzare la conoscenza, come globale è la circolazione dei soldi. Non so che fine ha fatto l’inchiesta promossa dalla Merkel sui soldi degli evasori e dei trafficanti nelle banche di Liechtenstein, quando è emersa la prima notizia sul tema sembrava che veramente ci fosse l’inizio di una rivoluzione, invece si è persa la traccia con il buon placido di tutti i giornalisti. Si capisce che i terroristi sono dei poveracci manipolati perché altrimenti sarebbero le banche dei paradisi fiscali (Andorra, Isole Marshall, Liberia, Liechtenstein, Nauru, Principato di Monaco e Vanuatu) che dovrebbero fare saltare per l’aria, cosi salterebbero per aria anche i soldi delle varie mafie.
    All’inizio, quando Berlusconi ha dato diritto di voto agli italiani all’estero, ho pensato che sarà un casino per i partiti adesso, dovranno spendere energie e danaro anche all’estero, poi che io non ho mai capito l’importanza delle origini e dell’identità, perché se uno è maturo per fare politica la fa nel paese dove ha emigrato senza insistere sull’aspetto dell’identità. Invece dopo un po’, non faccio la furba, si è vero, anche dopo l’esito delle elezioni, ho capito invece che l’emigrazione valorizzata costituisce una rete orizzontale che intralciata fra altre reti di altre nature crea il miscuglio d’interessi verso la democrazia.
    Visitando il blog di Laura Garavini ho letto anche un post in cui si dice che „Il Governo non si vuole occupare del problema del criptaggio, si disinteressa degli italiani all’estero che a causa del criptaggio non possono vedere tante trasmissioni Rai. Con la risposta alla nostra Interrogazione sul criptaggio, conferma la sua arroganza verso gli italiani nel mondo”, AAAaaa, meno male, direi!!!))) Non per la lamentela ma per il fatto che gli italiani all’estero non possano vedere l’ ‘Isola dei famosi’ o ‘Quelli che calci’ o i Tg, se no, comincerebbe subito il trasferimento dei simpatizzanti Pd all’estero a spostarsi al Pdl all’ estero.

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