«Paiono traversie e sono opportunita’»: questo pensiero di Vico ha accompagnato un lungo pezzo della mia giovinezza. L’ho in qualche modo adottato come senso della vicenda raccontata in queste lettere: il travaglio, le privazioni, la sofferenza del presente erano proiettati nel futuro, non erano un patimento, erano delle possibilita’ e quindi delle scelte.
Con queste parole comincia l’introduzione di Vittorio Foa al volume “Lettere della giovinezza” (Einaudi1998) che raccoglie le lettere scritte durante gli otto anni della sua prigionia, dal 1935 al 1943: anni cruciali che videro la promulgazione delle leggi razziali, la creazione dell’impero, l’escalation bellica, anni in cui certamente non si poteva immaginare ne’ il 25 luglio, ne’ l’8 settembre, ne’ tantomeno la Resistenza e la nascita della Repubblica. Leggi il seguito di questo post »